Il cavallo rosso romanzo di un’epoca

L’autore, che non è un novellino nel campo delle lettere, dopo lunghi anni di studio presenta al pubblico una grande opera, meritevole di risonanza internazionale. Questo grosso libro, il quale supera abbondantemente le mille...

Il cavallo rosso

Il cavallo rosso: un romanzo “scandaloso”

“Il ventenne Moioli, bergamasco, puntatore del primo pezzo, era tra quelli che delle donne parlavano con fiducia: ‘Che bella cosa, l’amore!’ concludeva a volte le sue svagatezze, con molta ingenuità. Un giorno Ambrogio, ch’era...

La recensione di Mario Apollonio

Al suo libro secondo, “I poveri cristi” (edit. Garzanti), Eugenio Corti non è che rinneghi il primo, “I più non ritornano”: quel libro ha afferrato anche lui, l’autore, come tanti e tanti lettori: il...

Catone

La postfazione di Cesare Cavalleri

E così, giunti alla parola Fine, dopo 428 pagine di battaglie, di sentimenti, di confronti, di pensieri, di caratteri, verrebbe voglia di chiedere, di gridare: “Ancora, ancora!”. Vorremmo stare ancora di più con Aulo,...

I più non ritornano

Corti russo… in incognito

I più non ritornano (Mursia e Bur), il commovente diario di guerra che ha lanciato Eugenio Corti, il celebrato autore del Cavallo rosso (e, sempre per Ares, dell’Isola del Paradiso, di Processo e morte di Stalin, de La Terra dell Indio e, ora, di Catone l’antico) è da un paio d’anni un’opera ancor più legata alla Russia, dove si ambienta la vicenda narrata, che vede protagonisti i nostri soldati durante la terribile ritirata nella Seconda guerra mondiale. Da un paio d’anni, infatti, è stato tradotto e pubblicato in volume (settemila copie), e subito dopo interamente trasferito in internet, ovviamente in lingua russa. Possiamo dare solo adesso la notizia, perché è solo adesso che siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa editoriale, che in verità non ha rispettato rutti i crismi del bon ton.