Corti, vita e scrittura binomio inscindibile

Mi è stato chiesto di commentare per il Cittadino un piccolo brano del Cavallo rosso. Che dire? Caschi il mondo se intendo rinunciare a questa splendida opportunità, la quale però a ben vedere è anche una non piccola responsabilità. Premesso che il Cavallo Rosso è un libro non spiluccabile in antologie e meno che meno riconducibile a sunti famigerati stile “libro condensato” del Readers Digest, ma che va assaporato nella sua integrale bellezza, mi rendo conto che per coloro che non l’hanno ancora letto il poter coglierne alcuni bagliori, alcune pregnanti schegge, può rappresentare un elemento importante per spingersi alla dolce fatica di iniziare a leggerlo.

Michael O’Brien visita Eugenio Corti

Michael O’Brien: «Mi dia un consiglio, da uomo e da scrittore cattolico, da conservare per i prossimi anni». Eugenio Corti: «Penso che siamo qui per condurre una grande battaglia. Per poterne uscire bene, bisogna tenerci attaccati con forza alla mano del Signore». Si è chiuso così, con questo consiglio “da padre a figlio”, l’incontro tra l’autore del romanzo “Il cavallo rosso”, il besanese Eugnio Corti, e il grande scrittore canadese Michael O’Brian.