Eugenio Corti, un convegno per il Nobel

Nella Garzantina della letteratura italiana il suo nome non compare. Eppure Eugenio Corti, scrittore nato a Besana Brianza nel 1921, è l’unico scrittore italiano a cui è dedicato un capitolo ne “Les romanciens et le catholicisme” di Claude Barthe. Accanto a scrittori del calibro di Joris Karl Huysmans, Marcel Proust, Joseph Malegue e Heinrich Böll.

E ancora. Etienne de Montety, direttore del “Figarò Litteraire”, ha definito” Il Cavallo Rosso”, il capolavoro di Corti, uno dei migliori romanzi europei degli ultimi 25 anni, mentre Jorge Ipas, direttore della “Gran Enciclopedia Rialp”, ha affermato: “Ho letto Mann, Hemingway, Camus, Lampedusa, Kafka, Musil e più della metà dei premi Nobel per la letteratura: Corti li supera tutti”.

Eugenio Corti racconta il Medioevo

«Il popolo cristiano esiste perché ha dei padri e dei fratelli maggiori, ed Eugenio è stato per più di una generazione un vero fratello maggiore, la cui chiarezza mentale e statura morale hanno costituito e costituiscono una risorsa per tutti». Così Cesare Cavalleri, direttore di Studi Cattolici, ha introdotto la figura di Eugenio Corti alla platea riunitasi presso la libreria Archivi del Novecento giovedì 18 dicembre [2008] per la presentazione dell’ultima fatica letteraria dell’autore brianzolo, “Il Medioevo e altri racconti” (pp. 194, Ares). Assieme all’autore sono intervenuti gli scrittori Ferruccio Parazzoli e Alessandro Zaccuri.

Otto strade maestre per apprezzare Corti

Monza – La sala delle feste di Villa reale ha ospitato lunedì il convegno internazionale “Cantare l’universale nel particolare. L’epica del quotidiano nell’opera di Eugenio Corti”. Promosso dall’assessorato provinciale alla cultura, il convegno si inserisce nelle iniziative che sostengono la candidatura dello scrittore besanese de “Il cavallo Rosso” al Nobel per la letteratura. “L’opera di Corti riesce come poche altre a descrivere la cultura brianzola e i valori fondanti che rimandano alle radici più profonde della nostra terra – hanno commentato il presidente della provincia Dario Allevi e l’assessore alla cultura Enrico Elli, all’apertura dei lavori – il convegno è dedicato alla piena riscoperta di questa identità e al più vasto progetto culturale di recupero e valorizzazione delle proprie origini”.