Eugenio Corti e l’impegno civile

L’Eugenio Corti che non conosci, un uomo legato a doppio filo con la storia della Brianza degli ultimi 50 anni. E non solo per paesaggi e personaggi descritti ne Il cavallo rosso, il best seller che lo ha reso noto nel mondo, ma proprio per il suo giocare la faccia in battaglie culturali di primo piano. E’ accaduto nel 1974, trentasei anni fa, quando, coinvolto dal suo amico Gabrio Lombardi, conosciuto sotto le armi, si mise a capo dei comitati a favore della abrogazione della legge sul divorzio

Torna dopo quindici anni lo Stalin di Corti

[…] quest’autore, considerato Oltralpe un maestro della letteratura (vedi la raccolta di contributi critici Presenza di Eugenio Corti. Rassegna della critica, a cura di Argia Monti, Ares), in Italia è marginalizzato e oscurato in quella grandezza che gli sarebbe dovuta. E mentre attendiamo, forse invano, un film tratto dal Cavallo Rosso, il romanzo in cui la visione anticomunista si cala in una saga collettiva che attraversa le generazioni dal 1940 al 1974, diventando “corale, proveniente dalla condanna e dal sacrifìcio dell’uomo semplice” (M. Caprara), possiamo sempre godere della riedizione per Ares di Processo e Morte di Stalin (pp. 126, euro 14). Questa è la tragedia in cui Eugenio Corti mette in scena direttamente la figura del tiranno, titanica nella sua solitudine gravida di orrore. L’opera, messa in scena per la prima volta a Roma da Diego Fabbri nel 1962, ottenne recensioni molto favorevoli, ma anche, è naturale, grida di esecrazione da parte della stampa marxista.

Eugenio Corti, scrittore da premio Nobel

Non sarà facile suscitare l’attenzione dei soloni dell’Accademia di Svezia, quelli che ogni anno assegnano il Nobel per la letteratura. Basta pensare che l’ultimo italiano premiato è stato beffardamente Dario Fo nel 1997. Eppure Il cavallo rosso, opera monumentale tradotta in otto lingue, ha portato Eugenio Corti ben oltre i confini nazionali consacrandolo tra i grandi scrittori della narrativa europea degli ultimi trent’anni

Continua la mobilitazione per il Nobel

Prosegue in Brianza la mobilitazione per candidare Eugenio Corti, l’autore de Il cavallo rosso, a premio Nobel per la letteratura. Due le iniziative che segnaliamo qui. La prima: un incontro a Besana, paese natale e residenziale dello scrittore, venerdì 10, alle 21, in villa Filippini. Relatori: Enrico Elli, assessore provinciale, Enrico Negrotti, giornalista di Avvenire e Sergio Mandelli, presidente del Comitato per l’assegnazione del Nobel a Corti.

La seconda: una raccolta firme permanente a Seveso. La biblioteca civica di Seveso ha infatti deciso di coinvolgere i suoi utenti, che potranno richiedere al personale i moduli da sottoscrivere per la candidatura al Nobel. “Questa iniziativa significa riscoprire le nostre radici – dichiara il presidente Matteo Carnieletto – Noi sevesini siamo brianzoli e italiani: gente pratica, accogliente e devota. Corti è il cantore del radicamento alla propria terra, lo scrittore che parla dell’uomo e di Dio. Per questi motivi riteniamo che sostenere la sua candidatura al premio Nobel corrisponda ad una maggiore comprensione di noi stessi”.

Un nuovo progetto per Eugenio Corti

La Fondazione Costruiamo il Futuro e la Fondazione Il Cavallo Rosso sono lieti di invitarvi alla conferenza stampa del progetto “Dalla Brianza al Mondo – Lo scrittore Eugenio Corti”

Sabato 11 dicembre – ore 11
Presso Villa Greppi – Via Montegrappa 21 Monticello Brianza

Verrà presentato un video inedito su Eugenio Corti