Un affresco sui giorni da non dimenticare

Il cavallo rosso viene soprattutto a salvarci dai fantasmi che ci accerchiano da ogni parte, i fantasmi dell’astrazione che, alterando il disegno della realtà, annebbiano la coscienza sino a dare vita a falsi idoli. Che cosa è il vaneggiare del linguaggio, dell’arte, se non il compiacersi nell’astrazione, e che cosa sono le ideologie che si presentano tra nuvole di nobili promesse, di sentimentalismi addirittura, e che quando si concretano significano sterminio, crudeltà, schiavitù, pazzia?

Eugenio Corti, scultore di parole e maestro di vita

Eugenio Corti è un grande scrittore brianzolo, autore di romanzi di enorme successo come “Il Cavallo rosso”, vero e proprio caso letterario (amatissimo dai lettori, è giunto alla trentaduesima edizione). Un genio la cui opera “non solo non deve essere dimenticata, ma anzi conosciuta e valorizzata. Perché lo merita davvero. Perché è (il verbo è volutamente al presente, nonostante Corti sia scomparso nel 2014) a tutti gli effetti un maestro di vita ed uno scrittore e letterato da collocare nel Pantheon dei grandi del Novecento, apprezzato in tutto il mondo”. Così l’onorevole Antonio Palmieri ha introdotto la conferenza stampa di martedì pomeriggio alla Camera dei Deputati, intitolata “Cantiere Eugenio Corti. Opere realizzate, nuove iniziative e lavori in corso”.