Eugenio Corti

“La mia ultima sconfitta”

Di sconfitte me ne intendevo: la Russia, la guerra di Liberazione, che facemmo combattendo da Sud a Nord, finendo poi in all’Alto Adige, senza nessun riconoscimento, come se avessero fatto tutto solo il partigiani. Ci fu lo sconforto per ciò che quella legge avrebbe inevitabilmente prodotto nella società italiana. Ora toccherà all’aborto, dissi. E fui facile profeta.

Eugenio Corti

Eugenio Corti, lettere dal fronte

Lui è sicuro di tornare, perché sente il destino di Dio su di sé. Ai genitori, prima di partire scrive: «Io parto sereno, allegro anche. Ciò che viene dalle mani di Dio dà sempre gioia. Vorrei che anche voi riusciste a pensarla come me. E ricordatevi: tornerò. Da quanto vi ho detto prima è chiaro che devo tornare: lo sento».

Eugenio Corti e i genitori

I diari giovanili di Eugenio Corti

Corti ha scritto diari fin da quando era studente. Nell’archivio sono conservati alcuni quaderni del periodo liceale trascorso a Milano al Collegio San Carlo. Nel 1940 inizia la stesura di un nuovo Diario che porta una dedica significativa in cui si esplicitano le ragioni della scrittura. Dice: “A te che ancora non conosco e che un giorno diventerai la compagna della mia vita, ai tuoi grandi occhi lucenti questi diari, sui quali certamente mi accadrà di narrare il nascere del nostro amore”. 

Eugenio e Vanda Corti

Eugenio e Vanda Corti ritratti da Roberto Nistri

Grazie al fotografo Roberto Nistri possiamo offrirvi questa bellissima galleria di ritratti fotografici di Eugenio e Vanda Corti, scattati per la mostra Nel selvaggio mondo degli scrittori, a cui ha fatto seguito la pubblicazione di un volume che è possibile acquistare al seguente indirizzo.