Premio Internazionale Cultura Cattolica

Tornerà la città celeste

“Ho ricevuto la vita in premio e da quel giorno mi sono impegnato in difesa della verità, ho lottato in nome della verità. Nel mio lavoro di scrittore di matrice cattolica ho avuto contro la cultura dominante, ma non mi è mai interessato perché il vero omaggio me l’ha concesso Dio restituendomi una vita che credevo perduta. E mi ha regalato una vita intera”.

La terra dell'indio

La terra dell’indio, narrare per immagini

Quest’uomo, dal portamento signorile e dal carattere generoso e cordiale tipico della sua terra, avrebbe potuto benissimo crogiolarsi gustoandosi il trionfo della sua opera più nota, quel Cavallo rosso giunto a un successo strepitoso, consacrato dalla tredicesima edizione e dai giudizi entusiatici della critica letteraria francese. Avrebbe potuto consegnarsi in tutta tranquillità alla storia della letteratura, che gli renderà giustizia dei silenzi e delle censure attuate dalla cultura dominante marxista e anticristiana.

Eugenio Corti

Uno scrittore da Nobel

Parla Cesare Cavalieri, il coraggioso editore del Cavallo Rosso: «Mai avremmo pensato di raggiungere la cifra stratosferica di 27 edizioni». «Corti sarà uno dei pochi autori del ‘900 a entrare nella storia».

“Il Cavallo Rosso ha formato la mia generazione”

Questa è lʼepica della trilogia, che ricorda – per temi e protagonisti – molto di più Il Signore degli Anelli di Tolkien piuttosto che i romanzi russi, come Guerra e pace – ai quali Corti è stato spesso accostato. In realtà le vicende dei protagonisti, eroi umili, ma autentici, da Ambrogio Riva a Manno, a Michele Tintori, sono la testimonianza di come ciascun uomo è fatto per cose grandi, anche chi vive nella condizione più meschina. Siamo una scintilla destinata a dare luce, e a salire verso lʼalto. Così vediamo nel corso della storia di Corti i protagonisti principali, specie Ambrogio e Michele (due nomi a forte valenza simbolica, come in ogni epica che si rispetti) crescere, cambiare, percorrere un cammino di vera e propria ascesi, non spiritualista, ma nelle circostanze concretissime in cui sono chiamati a vivere.

Il Medioevo e altri racconti

L’amore di Eugenio Corti per il Medioevo 

È bene ripeterlo, Corti, realista, è conscio che mai c’è stato idillio nel mondo, e come non ce n’era nella sua Brianza prima del risorgimento, del socialismo, del fascismo e del conflitto mondiale, ma in ogni caso più grazia, così fu nel Medioevo, seppur con tutti gli eterni drammi umani, mentre è stato il XX secolo dar vita alla morte su una scala d’orrore del tutto sconosciuto in quei secoli a torto considerati oscuri…

La sua sintesi della storia umana, influenzata dal ruolo della rivelazione cristiana, è assai limpida e ha un tragico senso circolare, dalle epoche preistoriche in cui l’uomo lottava per la vita, contro gli animali e gli elementi e infine contro i suoi simili, prendendo gradualmente coscienza del dramma del suo esistere, “il dolore, la malattia e la morte”, alla moderna “generazione degli uomini ridotti allo stato primordiale”.