Lo scrittore-cantastorie che piace ai giovani

Eugenio Corti, autore di Il cavallo rosso e di altri racconti e saggi, è scrittore molto letto e apprezzato dai giovani, che vedono in lui un maestro di vita e un grande narratore di una Storia – quella del secondo Novecento – che non hanno vissuto in prima persona. Attraverso Internet, digitando “Eugenio Corti”, risaliamo all’Associazione culturale italiana Eugenio Corti (www.aciec.org) e contattiamo il presidente Francesco Righetti, trentaduenne, ingegnere elettronico, che rappresenta il volto giovanile dei lettori di Corti.

Dalla Brianza al mondo, una mostra su Corti

“Dalla Brianza al Mondo. Lo scrittore Eugenio Corti” è il titolo della mostra che la fondazione Costruiamo il futuro e la fondazione Il cavallo rosso inaugureranno alle 17 di sabato 9 aprile nelle sale di Villa Cusani. Si tratta di un omaggio al novantenne scrittore besanese che un comitato e oltre 8000 brianzoli vorrebbero vedere candidato a Premio Nobel per la Letteratura. La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 al 17 aprile. L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare visite guidate.

Gli orari di apertura sono i seguenti: 9.30-13 e 15-18.30. L’evento gode del patrocinio dell’amministrazione. Lunedì 11 aprile, alla 21, nella Sala riunione della Bcc di via Silvio Pellico, si terrà inoltre una serata di approfondimento sull’autore del romanzo storico “Il cavallo rosso” con la lettura di alcuni brani scritti dallo stesso Corti e l’accompagnamento di canti di un coro alpino.

“Io, scrittore da una vita”

Arrivare a 90 anni ancora arzilli nella mente e nel cuore, magari un po’ meno nelle gambe, ma, soprattutto, continuando ancora a fare quello che è stato il primo desiderio, scopo e traguardo della...

Racconto i miei 90 anni una parola dopo l’altra

Eugenio Corti è arrivato ai 90 anni, che compie il 21 gennaio, con l’invidiabile record di essere completamente ignorato dalla cosiddetta intellighenzia gauche caviar. Record straordinario, se si considera che questo figlio della Brianza cattolica è uno degli scrittori più importanti del Novecento. E siccome è ignorato dalla sinistra gauche caviar, è addirittura sbeffeggiato dalla casta clerical chic, che non potrebbe vivere senza le briciole di pensiero gettate sotto il tavolo della sinistra intelligenza gauchista. E, se per la sinistra, Corti va ignorato in quanto cattolico, per la casta clerical chic va ignorato in quanto “paolotto”, in quanto cattolico inossidabilmente popolare. Roba da brivido per le schiene levigate degli intellettuali cattolici progressivi e da salotto. Ma, tirate le somme, questi signori non hanno nulla da dire nemmeno sull’istante presente. Mentre il paolotto Corti, che ha percorso il Novecento armato della sua fede e l’ha raccontato e giudicato, ha molto da dire sul passato e dunque sul futuro. Basta andarlo a trovare a Besanza Brianza, sedersi davanti a lui e citare nomi e fatti.