Eugenio Corti, un uomo capace di attraversare il secolo che ha negato Dio armato della sola fede cattolica

Si andava a Besana Brianza da Eugenio Corti perché lui sapeva raccontare proprio come sapeva scrivere. Le storie della ritirata di Russia e le cronache da un mondo cattolico smarrito dietro alle sirene del mondo, i quadri luminosi della cristianità medievale e le oscurità abissali del comunismo prima e dopo Stalin, prima e dopo la caduta del muro di Berlino. Era impossibile stancarsi al cospetto di un uomo capace di attraversare il secolo che ha negato Dio armato della sola fede cattolica.

Besana Brianza, i funerali di Eugenio Corti

Al rito erano presenti tra gli altri la moglie Vanda, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi, l’assessore alla cultura Enrico Elli e il sindaco di Besana Vittorio Gatti. Ma anche una folta rappresentanza di Alpini e associazioni di ex combattenti.

Eugenio Corti – 1921-2014

“Quando si arriva a una certa età si pensa alla frase che si vorrebbe sulla propria tomba… Io non voglio una tomba duratura, meglio la nuda terra, perché il corpo con cui risorgeremo non è quello con cui moriamo: dunque è meglio che questo si dissolva al più presto. Comunque per la mia tomba avrei chiesto questa frase: “Ha combattuto per il Regno”. Sono conscio di non avere, purtroppo, combattuto bene. Però è fuori discussione che ho combattuto”.