Uno studente fuori corso, perché per cinque anni è stato in guerra, è in università per dare l’ultimo esame. Siamo nel luglio del 1947, la laurea sarà in ottobre. In attesa di essere chiamato, passeggia nel corridoio in compagnia di un amico.
Una ragazza attira la sua attenzione; è seduta su un gradino e sta sfogliando affannosamente un libro. La guarda e la riguarda, le passa davanti molte volte mentre discute con l’amico. “È lei la donna che per tanti anni ho atteso?” pensa tra sé. Vorrebbe avvicinarsi, ma lo chiamano per l’esame. Cerca di prestare attenzione alle domande del professore, ma non gli esce dalla mente quella ragazza che ha visto nel corridoio: “se non finisco in fretta corro il rischio di non ritrovarla”.
Il professore considera insufficienti le sue risposte e lo boccia. “Poco male – pensa lui – c’è ancora ottobre” e si affretta: “è ancora lì, meno male” e si avvicina.
Comincia così la storia d’amore che le lettere raccontano.