Il matrimonio di Eugenio e Vanda

“Sono sceso alla radice del male”

Eugenio Corti ha appena festeggiato ottant’anni. Qualche anno fa un sondaggio tra i lettori di Avvenire lo aveva indicato come il più amato fra gli scrittori cattolici viventi. Lo scorso ottobre una giuria presieduta dal sociologo Gianfranco Morra gli conferiva il premio internazionale “Medaglia d’oro al merito della cultura cattolica”: un riconoscimento che era andato in passato, fra gli altri a filosofi come Adriano Bausola e Augusto del Noce, ai cardinali Joseph Ratzinger e Giacomo Biffi, e al fondatore di Comunione e Liberazione don Luigi Giussani.

A Philosophical Soldier

The Italian Theater is one of the most neglected aspects of World War II, and the contribution of Italian soldiers who fought on the Allied side is even less well known. Eugenio Corti’s The Last Soldiers of the King: Wartime Italy, 1943-1945 is one of the few Italian soldier memoirs translated into English. It is an informative, highly personal work that provides a wealth of detail and insight into wartime Italy, as well as a soldier’s perspective on war.

Già mille adesioni per il Nobel a Corti

Un flusso costante ed ininterrotto. Le sottoscrizioni al documento programmatico redatto dal Comitato per l’assegnazione del premio Nobel ad Eugenio Corti stanno per raggiungere quota 1.000 e non accennano a fermarsi. Niente male per un’iniziativa che sta muovendo i primi passi. Il dato che più di tutti conferma il valore universale dell’opera dello scrittore besanese riguarda l’estrazione sociale e culturale di chi aderisce.

“Questa notte i topi seppelliranno il gatto”

L’editrice francese L’Age d’Homme, principale traduttrice dei testi del dissenso russo, ha pubblicato quest’anno un libro che era già circolato nell’Unione Sovietica come “samizdat, stampa clandestina contro il regime.
Il suo titolo è Processo e morte di Stalin (Tragedia) che, arricchito da nuovi saggi, riappare in questi giorni in Italia per i tipi delle edizioni Ares. L’autore, Eugenio Corti, le cui opere sono tradotte in spagnolo, lituano, polacco (fu insignito d’una onorificenza di prestigio dal governo democratico di Varsavia, allora in esilio a Londra), affronta in quest’opera redatta in forma teatrale di diciotto episodi, tre soliloqui, sei cori e un epilogo, uno degli eventi piu truci, per modalità e implicazioni, della storia bolscevica: il crollo del dittatore.