Eugenio Corti

Tornerò dalla Russia, è Dio che mi guida

Il conversare con i familiari lontani, per via epistolare, segna per Eugenio il battesimo alla scrittura: la parola lo ancora alla vita, vaglia ciò che conta in un uomo denudato dalla guerra, segna la necessità di ritornare, dopo anni, su quelle fonti di cronaca grezza per coglierne la profondità con lo scandaglio narrativo.

Il cavallo rosso

Scritti di Eugenio Corti – Alma in galleria

Il giorno dopo, anziché arrivare col tram fino all’università, Almina scese in centro, alla fermata di piazza della Scala, ed entrò – con una certa sospensione di cuore – in Galleria. La percorse di buon passo ( il pavimento era ancora in parte a grandi rappezzature di cemento) fin davanti alla libreria di rappresentanza della casa editrice: nella vetrina principale il libro nuovo occupava il posto d’onore e portava ben leggibili sulla copertina il nome e il cognome di Michele… Era presente anche, come la giovinetta constatò con allegrezza, nelle altre librerie della Galleria e in quelle dei dintorni. Quel mattino Alma arrivò all’università con molto ritardo.

Eugenio e Vanda Corti

Il «testamento spirituale» di Eugenio Corti

Te lo ripeto: senza di te al mio fianco la bellezza che c’è nei miei — nei nostri — libri, non ci sarebbe stata; solo io sono in grado di dire questo, e te lo dico e giuro davanti a Dio. Perciò la tua vita non è stata qualcosa di spento, ma al contrario, di luminoso: è stata una straordinaria avventura di donna, come a nessuna delle tue ave, che si sono succedute in un millennio, è toccata in sorte.

Eugenio Corti

Il martirio dei cattolici vandeani

Fedeli a Dio, alla Chiesa e al Re, i cattolici vandeani si oppongono sul finire del XVIII secolo al progetto totalitario della Rivoluzione Francese. E pagano un altissimo prezzo di sangue. Una pagina dimenticata della storia.