Eugenio Corti in Russia

Un lunga intervista a Eugenio Corti

Dovevo combattere la battaglia per la Fede perché mi sembrava e mi sembra fondamentale per la sopravvivenza della civiltà. Sapevo che essa sarebbe stata nociva alla diffusione del libro, ma non per questo ho fatto marcia indietro. Per me era essenziale che tutta la realtà entrasse nel romanzo senza filtri. Ogni tanto mi viene in mente Tolstoj che ha introdotto in Guerra e pace (che io giudico il libro più bello mai scritto!) tanti suoi punti di vista che interrompono il filo del romanzo. Io mi limito a molto meno. A Tolstoj vennero contestate queste intromissioni ed egli provò a toglierle dal romanzo, riducendolo di due o trecento pagine. In seguito però quelle parti egli le dovette reintegrare, perché era evidente che il testo rimaneva snaturato. Secondo me ha fatto benissimo a reintrodurle, anche se a volte oggi molti si stufano un po’ nella lettura. Ma si tratta di veri e propri baluardi per il vivere civile: essi stessi materia propria dell’opera in quanto tali.

Eugenio Corti

La profezia di Eugenio Corti: “Ritornerò”

Tutto iniziò nel solaio di un’antica filanda. Potrebbe iniziare così la storia editoriale delle lettere di Eugenio Corti dalla Russia, che svelano una pagina sconosciuta della sua vita (l’avanzata in terra straniera, secondo i ritmi di una guerra “strana”, apparentemente facile), e il cantiere più remoto di alcuni suoi capolavori (annotò con scrupolo ogni esperienza). Immergersi in questo materiale inedito è stata un’avventura splendida, ma soprattutto inaspettata.

Il cavallo rosso

La Brianza di Eugenio Corti, una terra di fede vissuta

La Brianza di Eugenio Corti non è – mai, nemmeno all’aprirsi della narrazione – il mondo bello idealisticamente vagheggiato. Né appare la scena teatrale di un idillio infranto dalla perversione del mondo esterno. Piuttosto è lo spazio della memoria, il luogo in cui la presenza del peccato originale non elimina il costante e prevalente riferimento a Dio dei singoli e della collettività.

Eugenio Corti

Eugenio Corti: padre, amico e maestro

Corti non ha mai avuto figli biologici e immagino che lui e sua moglie ne abbiano anche sofferto. Beh, non ha avuto due, tre, cinque o dodici figli, ma ne ha avuti migliaia e ne avrà altri perché un padre continua a generare attraverso le sue opere. E io sono davvero grato di essere stato così anche figlio suo.