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Racconto i miei 90 anni una parola dopo l’altra

Eugenio Corti è arrivato ai 90 anni, che compie il 21 gennaio, con l’invidiabile record di essere completamente ignorato dalla cosiddetta intellighenzia gauche caviar. Record straordinario, se si considera che questo figlio della Brianza cattolica è uno degli scrittori più importanti del Novecento. E siccome è ignorato dalla sinistra gauche caviar, è addirittura sbeffeggiato dalla casta clerical chic, che non potrebbe vivere senza le briciole di pensiero gettate sotto il tavolo della sinistra intelligenza gauchista. E, se per la sinistra, Corti va ignorato in quanto cattolico, per la casta clerical chic va ignorato in quanto “paolotto”, in quanto cattolico inossidabilmente popolare. Roba da brivido per le schiene levigate degli intellettuali cattolici progressivi e da salotto. Ma, tirate le somme, questi signori non hanno nulla da dire nemmeno sull’istante presente. Mentre il paolotto Corti, che ha percorso il Novecento armato della sua fede e l’ha raccontato e giudicato, ha molto da dire sul passato e dunque sul futuro. Basta andarlo a trovare a Besanza Brianza, sedersi davanti a lui e citare nomi e fatti.

Buon compleanno Eugenio Corti. E perdona la critica, se puoi

In questi giorni ha com­piuto novant’anni uno dei personaggi più gran­di e m­isteriosi della lette­ratura italiana dell’ulti­mo mezzo secolo: Euge­nio Corti. Sono diverse, in Ita­lia, e specialmente in letteratu­ra, le figure difficili da catturare secondo i parametri storico-let­terari vigenti – le figure, voglio dire, di cui si riconosce il valore, questo sì, ma per aggiungere pe­rò, subito dopo, che sono «di dif­ficile collocazione», come se il problema fosse quello di collo­carli, di prender loro le misure: cosa che si fa, solitamente, quando si deve fabbricare una bara.

Eugenio Corti, uno scrittore al fronte

La Ronin Film Production consegna un’altra perla storica agli amanti del genere.

Il Dvd documentario di Claudio Costa, ben confezionato in ogni sua parte, narra per voce dello stesso autore, Eugenio Corti, allora sottotenente di artiglieria e sopravvissuto alla ritirata di Russia nelle fila dell’AMIR, la storia di un Italia dopo l’8 settembre che lo vede ancora protagonista nel Corpo Italiano di Liberazione.

Finita la guerra Eugenio Corti intraprende la carriera di scrittore con grande successo di pubblico e di critica. Tra i suoi libri più letti citiamo “I più non ritornano” e “Gli ultimi soldati del re” e, naturalmente il suo capolavoro “Il cavallo rosso” pubblicato dalle edizioni Ares.

Eugenio Corti, scrittore da premio Nobel

Non sarà facile suscitare l’attenzione dei soloni dell’Accademia di Svezia, quelli che ogni anno assegnano il Nobel per la letteratura. Basta pensare che l’ultimo italiano premiato è stato beffardamente Dario Fo nel 1997. Eppure Il cavallo rosso, opera monumentale tradotta in otto lingue, ha portato Eugenio Corti ben oltre i confini nazionali consacrandolo tra i grandi scrittori della narrativa europea degli ultimi trent’anni