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Eugenio Corti

Le lettere dal fronte: “ciò che viene da Dio dà sempre gioia”

Prima che i russi sfondassero, Corti aveva corso pochi rischi. Aveva tempo per leggere, ascoltare la musica dal grammofono insieme agli altri ufficiali. Soprattutto, poteva immergersi nella natura tanto amata. Ecco gli appunti di una cavalcata: “Sono passato al galoppo lungo larghissimi costoni di collina, sono calato in ripide gole boscose, risalito dall’altra parte e piombato in un’immensa pianura che ho tagliato diagonalmente di gran carriera. E’ la vecchia terra dei cosacchi ch’io ho attraversato, in una sua minima parte su un cavallo cosacco, un po’ da cosacco”.  Tutto questo accadeva prima del 19 dicembre. Quel giorno i russi attaccarono. Da lì in poi sarebbe stato solo l’inferno.

Eugenio Corti

Quei bambini spagnoli nel gulag sovietico. Rileggendo Eugenio Corti

Tra le pagine meno conosciute della storia del ventesimo secolo, quella della tratta dei bambini spagnoli in Urss, dopo la guerra civile spagnola è forse una delle più significative.
Con la vittoria dei franchisti, molti comunisti ripararono nel 1938 in Urss, convinti di andare a vivere in un nuovo paradiso terrestre. Portarono con loro circa 300 bambini spagnoli, in parte figli di prigionieri franchisti giustiziati, in parte figli di fanatici marxisti che affidarono volentieri la loro prole alle magnifiche sorti e progressive del nuovo regno del proletariato.

Il cavallo rosso - edizione francese

Cristianizzare il mondo, perché la bomba non scoppi più

Per gentile concessione delle Edizioni Ares pubblichiamo un brano tratto dal romanzo Il cavallo rosso dello scrittore Eugenio Corti (1921-2014) che narra l’angoscia che portò tra i prigionieri di guerra la notizia dello scoppio delle prime bombe atomiche nel 1945. Protagonista della scena è l’ufficiale italiano Michele Tintori, personaggio di fantasia, che si trova prigioniero di guerra in un lager russo a Susdal, cittadina a quasi 200 chilometri ad est di Mosca, che ospitava molti soldati, tra i quali un buon numero di italiani, catturati durante la tragica ritirata dell’inverno 1942-1943. Nel brano viene citato anche il cappellano militare padre Guido Turla (1910-1976).

Eugenio Corti e i genitori

Ecco il diario inedito di Eugenio Corti

Nel numero di giugno di Studi cattolici (rivista edita da Ares) è incluso un prezioso «Quaderno speciale» dedicato a Eugenio Corti (1921-2014). Si festeggia la nuova edizione in lingua francese del Cavallo rosso (Le Cheval rouge, Noir sur Blanc, Montricher 2020, traduzione di Françoise Lantieri, pagg. 1416, euro 32). Il Quaderno si apre come meglio non si potrebbe, ovvero con un inedito dai Diari di guerra dello scrittore (qui ne presentiamo un breve stralcio).

Processo e morte di Stalin

Processo a Stalin

“Nel nostro secolo in due distinti ambiti, quello comunista e quello nazista, è stata portata avanti la costruzione di due società “terrene”-  una di sinistra, e l’altra di destra – senza quasi mescolanze con “società celesti” che, anche se imperfette, avrebbero come in passato costruito un ritegno: in particolare senza più la pretesa del timor di Dio, del quale era stata proclamata la morte”. Il diffondersi su larga scala di omicidi e menzogne sistematiche sono allora naturali conseguenze dell’affermarsi dell’umanesimo immanentista.