Taggato: Alessandro Rivali
Prima che i russi sfondassero, Corti aveva corso pochi rischi. Aveva tempo per leggere, ascoltare la musica dal grammofono insieme agli altri ufficiali. Soprattutto, poteva immergersi nella natura tanto amata. Ecco gli appunti di una cavalcata: “Sono passato al galoppo lungo larghissimi costoni di collina, sono calato in ripide gole boscose, risalito dall’altra parte e piombato in un’immensa pianura che ho tagliato diagonalmente di gran carriera. E’ la vecchia terra dei cosacchi ch’io ho attraversato, in una sua minima parte su un cavallo cosacco, un po’ da cosacco”. Tutto questo accadeva prima del 19 dicembre. Quel giorno i russi attaccarono. Da lì in poi sarebbe stato solo l’inferno.
“E’ uno dei sommi scrittori di oggi, uno dei più grandi, forse il più grande. Non avete letto Il cavallo rosso? Non conoscete il suo autore? Questo testimone della grande catastrofe del XX secolo lascia dietro di sé un’opera misconosciuta. Che importa? Con gli occhi puntati sulla lista dei bestseller, giovani presuntuosi attribuiscono importanza solo agli autori riconosciuti dalla pubblicità. Lasciamoli fare, aspettano i premi letterari, avranno premi letterari. A ogni cane la sua zuppa”
Cari amici,
il prossimo incontro Ares sarà su Eugenio Corti, una delle “colonne” della nostra casa editrice. Presenteremo infatti le sue lettere di fidanzamento: Voglio il tuo amore – Lettere a Vanda 1947-1951. E a raccontarci il libro sarà proprio Vanda Corti, compagna inseparabile di una vita e curatrice della memoria letteraria dell’autore del Cavallo rosso.
L’appuntamento è per martedì 5 novembre alle 18.30 nella nostra biblioteca (Edizioni Ares – via Santa Croce 20/2 – Milano).
Nel libro “Voglio il tuo amore” lo scrittore mette a nudo se stesso nelle lettere a Vanda di Marsciano, che dopo anni di fidanzamento diventerà sua inseparabile sposa. “Tu sei la mia Beatrice, che...
Tutto iniziò nel solaio di un’antica filanda. Potrebbe iniziare così la storia editoriale delle lettere di Eugenio Corti dalla Russia, che svelano una pagina sconosciuta della sua vita (l’avanzata in terra straniera, secondo i ritmi di una guerra “strana”, apparentemente facile), e il cantiere più remoto di alcuni suoi capolavori (annotò con scrupolo ogni esperienza). Immergersi in questo materiale inedito è stata un’avventura splendida, ma soprattutto inaspettata.