Eugenio Corti, vedere l’inferno di ghiaccio e ritornare per raccontarlo
Raccolte in volume le lettere spedite dalla Russia ai familiari nel 1942-43 Molte pagine del capolavoro «Il cavallo rosso» hanno origine da qui.
Raccolte in volume le lettere spedite dalla Russia ai familiari nel 1942-43 Molte pagine del capolavoro «Il cavallo rosso» hanno origine da qui.
Uno degli episodi più toccanti de Il cavallo rosso, letto dal suo autore.
Renato Farina intervista lo scrittore Eugenio Corti
Fu la ritirata di Russia a rivelargli la sua vocazione: raccontare ciò che aveva visto. Per restituire alla vita un paese distrutto. Così Corti si armò di matita e prese parte alla battaglia di civiltà di quegli anni. Fino a oggi
Nel 1941, Eugenio Corti ha vent’anni. E’ iscritto all’università, Facoltà di giurisprudenza, e questa condizione gli darebbe il diritto di posticipare la chiamata alle armi. Ma “non è giusto – scrive – che mentre tutti giovani della mia età, di quasi tutte le nazioni, sono coinvolti in questa grande guerra, io ne rimanga fuori”.