Besana Brianza, i funerali di Eugenio Corti
Besana, 8 febbraio 2014 – Si sono svolti questa mattina a Besana Brianza i funerali dello scrittore Eugenio Corti, autore di diversi libri e saggi tra i quali il celeberrimo Cavallo Rosso, la trilogia che ripercorre la storia del nostro Paese dal 1943 alla fine degli anni Settanta. Al rito erano presenti tra gli altri la moglie Vanda, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi, l’assessore alla cultura Enrico Elli e il sindaco di Besana Vittorio Gatti.
Il feretro, scortato da una folta rappresentanza di Alpini e associazioni di ex combattenti, ha percorso le vie del centro storico, prima di raggiungere la prepositurale: “Corti – ha affermato il vicario episcopale monsignor Patrizio Garascia che ha concelebrato la funzione funebre – è stato un testimone dei nostri tempi. Un uomo giusto e rispettoso della sua vita”.
Nato nel 1921, allo scoppio della seconda guerra mondiale con il 21 esimo Reggimento Artiglieria fu inviato sul fronte russo. Fu tra i pochi soldati italiani a sfuggire all’accerchiamento sul fiume Don partecipando alla terribile ritirata. Ventotto giorni di sofferenza che segnarono la vita del giovane ufficiale e che furono poi narrati con grande realismo nelle sue opere. Esperienze sul fronte condivise con don Luigi Gnocchi, il padre dei mutilatini, con il quale strinse una amicizia durata tutta la vita. I suoi libri “I più non ritornano” , “I poveri cristi”, “Processo e morte di Stalin” e “Il cavallo rosso” sono stati tradotti in ben 24 lingue. Nel 2010 oltre 8 mila persone firmarono una petizione che proponeva la sua candidatura al Premio Nobel per la Letteratura . Numerose i riconoscimenti e le benemerenze ricevute tra cui il Cavalierato della Repubblica, la Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura, l’Ambrogino d’oro e il Premio Isimbardi.
(Gigi Blaj, Il Giorno, 08/02/14)