Racconto i miei 90 anni una parola dopo l’altra
Eugenio Corti è arrivato ai 90 anni, che compie il 21 gennaio, con l’invidiabile record di essere completamente ignorato dalla cosiddetta intellighenzia gauche caviar. Record straordinario, se si considera che questo figlio della Brianza cattolica è uno degli scrittori più importanti del Novecento. E siccome è ignorato dalla sinistra gauche caviar, è addirittura sbeffeggiato dalla casta clerical chic, che non potrebbe vivere senza le briciole di pensiero gettate sotto il tavolo della sinistra intelligenza gauchista. E, se per la sinistra, Corti va ignorato in quanto cattolico, per la casta clerical chic va ignorato in quanto “paolotto”, in quanto cattolico inossidabilmente popolare. Roba da brivido per le schiene levigate degli intellettuali cattolici progressivi e da salotto. Ma, tirate le somme, questi signori non hanno nulla da dire nemmeno sull’istante presente. Mentre il paolotto Corti, che ha percorso il Novecento armato della sua fede e l’ha raccontato e giudicato, ha molto da dire sul passato e dunque sul futuro. Basta andarlo a trovare a Besanza Brianza, sedersi davanti a lui e citare nomi e fatti.
La Seconda Guerra mondiale.
Uno scontro immane fra due ideologie, il nazismo e il comunismo, che volevano dividersi il mondo, cominciando dal patto Molotov-Ribbentrop . Poi i tedeschi pensarono che invadere l’Urss sarebbe stato facile, e il corso della storia cambiò. Così il nazismo fu sconfitto dalla guerra, il comunismo continuò a infestare il mondo per decenni.
La resistenza e i “soldati del Re”.
I partigiani sono conosciuti e riconosciuti, noi che combattemmo per il re risalendo la penisola siamo sconosciuti e dimenticati. Abbiamo avuto almeno lo stesso numero di ore di combattimento, e molti più morti sul campo.
Il comunismo.
Il comunismo è caduto per un intervento soprannaturale, propiziato dalla consacrazione della Russia al cuore Immacolato di Maria, che la Madonna ha chiesto a Fatima. So che molti si metteranno a ridere, ma mi devono spiegare chi o che cosa ha fatto implodere improvvisamente il regime sovietico, che sembrava solidissimo.
Il nazismo.
E’ un fenomeno impressionante per la presa che ebbe sul popolo tedesco, disposto a seguire Hitler fino alla distruzione totale. Il nazismo è l’antitesi dell’ebraismo, mentre il comunismo è l’antitesi del cattolicesimo, ed in questo senso è più universale. Il nazismo è stato più beluino, ma il comunismo è stato quantitativamente più pernicioso, facendo decine di milioni di vittime innocenti.
Il fascismo.
Un fenomeno di reazione, che cercò di recuperare le vestigia e la grandezza di Roma antica, mettendo su una sceneggiata teatrale piuttosto ridicola. Fu alieno nel complesso dagli estremismi sia del nazismo che del comunismo. Ebbe alcuni colpi di testa molto negativi, in particolare l’insensata aggressione militare all’Europa Balcanica – Jugoslavia e Grecia – che ebbe l’effetto di agevolare la successiva avanzata comunista verso occidente. Il fascismo fu invece provvidenziale nell’impegno nella Guerra di Spagna e nel Concordato con la Chiesa.
Mussolini.
Figura poco profonda, ma uomo della provvidenza perché evitò all’Italia di cadere preda del comunismo.
La società Liberale.
Assicurano la libertà della persona. Però sono divorati dal relativismo e per questo motivo la nostra civiltà marcia verso l’autodistruzione: più una nazione liberale è all’avanguardia, e più sono evidenti i sintomi del disfacimento.
L’Islam.
Sul piano militare il gap con l’occidente sembra essere ancora enorme. Ma gli islamici credono, gli occidentali non credono più in niente. Tra chi crede e chi non crede, vince chi crede. Dovremo anche qui affidarci all’intervento soprannaturale e alla Madonna. Per questo ritengo fondamentale le poco conosciute ma clamorose apparizioni di Zeitun, avvenute in Egitto nel 1968.
La guerra.
La sensazione fondamentale che ti dà la guerra è che non serve a nulla. Lo sa bene chi, come me, ha combattuto, prima sul fronte russo e poi in Italia nei “soldati del re”. La guerra è fatta per non essere fatta: non risolve niente.
Togliatti.
E’ uomo della Provvidenza: per una eterogenesi dei fini, ha impedito ai comunisti di fare la rivoluzione in Italia. Egli era legato a Mosca, ma non ne fu mai totalmente succube.
De Gasperi
Figura fondamentale, denunciò con largo anticipo che la rovina della Democrazia cristiana sarebbero state le correnti. Bisognerebbe rileggere il suo ultimo discorso al Congresso di Napoli del 1954.
Guareschi.
Andai a trovarlo e parlammo insieme un intero pomeriggio: per me è il vero scrittore cristiano. Fu efficacissimo nello smascherare gli errori del comunismo, combattendoli con l’arma dell’umorismo.
Un grande scrittore italiano del ‘900?
Ignazio Silone.
Stalin.
Uno strumento del demonio.
Hitler.
Un folle che ha personificato lo spirito di vendetta dei tedeschi, umiliati dopo la Grande guerra, nella quale però si erano resi conto di essere i migliori nell’arte delle armi. Hitler li ha preparati e poi li ha scaraventati alla conquista del mondo. Ci sarebbe riuscito, se non avesse aperto il fronte orientale. Attaccare la Russia fu il suo tragico errore.
La Guerra fredda.
Sull’orlo dell’autodistruzione nucleare per decenni, l’umanità è stata salvata come dicevo da un intervento soprannaturale. Altrimenti Gorbaciov e la messa in liquidazione dell’Urss e del suo arsenale atomico non si spiega.
Il Centro sinistra.
I cristiani in politica sono costantemente tentati di lasciarsi trascinare a sinistra perché alcune idee di quella parte sono affascinanti. Ma il cattolicesimo politico non può essere né filo marxista ne filo laicista. Il centro sinistra, invece, è stato proprio lo strumento della svolta marxista e laicista del Paese. E la Dc si è prestata a questo gioco.
Il Concilio Vaticano II.
Il Concilio ha avviato un processo che a posteriori si è rivelato molto negativo per il mondo cattolico, e che si riassume in una battuta: la perdita della fede. Tuttavia credo che abbia anche alcuni aspetti positivi.
Pio XII.
Il più grande Papa fra i sette che ho visto nella mia vita. Ha sempre orientato la Chiesa secondo gli indirizzi della sua storia millenaria. Naturalmente, proprio per questo è stato odiato più di ogni altro Papa. Quando la linea di Pio XII è stata abbandonata, per la Chiesa è iniziata una crisi senza precedenti. Negli Stati Uniti, fino agli anni Cinquanta si contavano centinaia di migliaia di conversioni al cattolicesimo. Oggi quel fenomeno si è praticamente estinto.
La legge sul divorzio del 1970.
Fu l’inizio della frana della civiltà occidentale, scardinò il matrimonio. Per questo Gabrio Lombardi e altri come me vi si opposero. Lo sfascio della famiglia preparò la legalizzazione dell’uccisione dei non nati con l’aborto.
Gli anni di piombo.
Furono il prodotto della crisi della morale cristiana, che era fino al ’68 un tessuto comune a tutti, anche ai non cattolici.
Giovanni Paolo II.
Ogni Papa incarna il Vangelo. Il Papa polacco ha impersonato Cristo nel suo rapporto con le folle, proprio come Gesù che incontrava le moltitudini, che lo inseguivano ovunque.
Benedetto XVI.
E’ il Papa che incarna la figura di Cristo maestro, “via, verità e vita”.
L’Azione cattolica.
Fu creata da Pio XI, il papa-organizzatore, non a caso lombardo. L’Azione cattolica è stata una formidabile organizzazione a servizio della Chiesa, fino a quando ha deciso di staccarsi dal Papa, assumendo un indirizzo critico. Così è passata da 3 milioni e mezzo di convinti aderenti a poco più di 500mila aderenti di incerta dottrina.
Comunione e Liberazione.
Nel nostro tempo i movimenti ecclesiali corrispondono a ciò che i Gesuiti sono stati per la Chiesa nel 1500. Il movimento di don Giussani è uno strumento eccezionale, che coinvolge i giovani come poche altre realtà.
Le Torri Gemelle.
Quando ero giovane, nessuno prevedeva gli orrori della II Guerra mondiale, anche se c’erano delle avvisaglie. L’attentato alle Torri Gemelle mi sembra uno di quegli avvertimenti, il sintomo di uno scontro immane fra le religioni. Ma io sono convinto che la Madonna vuole salvare l’umanità, così come l’ha già salvata dal comunismo. Questa è la nostra speranza.
Medjugorie.
Vedo che in tanti amici e parenti suscita una grande fede e passione. La “mia” apparizione è però Fatima, la Madonna del mio secolo, il Novecento.
La globalizzazione.
E’ il mondo che va verso il “bilancio unico”, il PIL unico. Impedire questo esito mi sembra impossibile, cerchiamo almeno di guidare questo fenomeno inesorabile.
Il cavallo rosso.
Ci ho lavorato 11 anni. Oggi ha raggiunto le 25 edizioni, è tradotto in otto lingue, in Francia lo considerano un capolavoro della letteratura. E’ il romanzo della mia vita. E’ il romanzo del Novecento.
(Gnocchi/Palmaro, 19/01/11, Libero)