Il compleanno di Corti: in 500 alla festa
In cinquecento hanno voluto festeggiare il novantesimo compleanno di Eugenio Corti partecipando alla festa-convegno “Dalla Brianza al mondo: lo scrittore Eugenio Corti”, organizzata dalle fondazioni Costruiamo il Futuro e ‘Il cavallo rosso’, lo scorso venerdì. Invitati d’onore il vescovo di San Marino Montefeltro monsignor Luigi Negri, lo scrittore Luca Doninelli e Renato Farina che nei giorni precedenti aveva registrato, in bianco e nero come si trattasse di materiale antico, una intervista con Eugenio Corti della quale sono stati proiettati alcuni spezzoni. Dapprima Corti che legge la pagina della morte del capitano Grandi (tratta da Il cavallo rosso), cui segue il racconto dell’origine della sua vocazione.
«Durante la scuola media mi sono trovato tra le mani un testo di Omero.Non sapevo chi fosse ma leggendo le sue pagine sono rimasto folgorato perché pensai ‘tutte le cose di cui parla le fa diventare belle’. Anch’io da grande voglio fare così.» Monsignor Negri, il primo docente universitario a capire l’importanza e la profondità de “Il cavallo rosso” racconta lo stupore di fronte a quelle pagine «Leggendo per la prima volta il testo ho capito che era il cantore della Gloria di Dio. Non si può pensare a Corti senza sentire vibrare la sua essenzialità, senza sentire il suo modo di analizzare la dignità del popolo cristiano davanti a Dio».
Monsignor Negri non si è limitato all’opera principale di Corti ma ha ricordato anche le altre produzioni dell’autore soffermandosi su “I più non ritornano”, “Processo e morte di Stalin” definito «il libro migliore per capire tutti gli errori del comunismo» e i saggi contenuti ne “Il fumo nel tempio”, analisi approfondita dell’attacco alla Chiesa da parte della modernità. Luca Doninelli si è soffermato sulle prime righe de Il cavallo rosso, illustrando in modo affascinante la profondità dello scrivere, la bellezza dello stile e la passione umana che sublima la scena raccontata. «Il racconto ‘ben fatto’, a regola d’arte, del lavoro ‘ben fatto’, con precisione e cura, da Ferrante e Stefano: falciare il prato alla fine di maggio».
Doninelli ha poi annunciato che con la fondazione Costruiamo il futuro e Franco Branciaroli stanno lavorando per poter portare in teatro la tragedia “Processo e morte di Stalin”, tragedia scritta per il teatro ma mai rappresentata. Sarebbe la terza delle iniziative programmate dalle due Fondazioni in onore di Eugenio Corti. La prima il convegno in occasione del compleanno lo scorso venerdì, poi ad aprile una grande mostra su ‘Il cavallo rosso’ a Besana, ma da riproporre in seguito anche in altre città e, a maggio, la rappresentazione teatrale della tragedia. Al convegno ha partecipato la moglie di Eugenio Corti, signora Vanda, salutata da un caloroso applauso al suo ingresso in sala, oltre a varie autorità e all’editore Cesare Cavalleri.
(Gigi Brioschi, 26/01/11, Il Cittadino MB)