Eugenio Corti, un convegno per il Nobel

Eugenio Corti

Eugenio Corti

Nella Garzantina della letteratura italiana il suo nome non compare. Eppure Eugenio Corti, scrittore nato a Besana Brianza nel 1921, è l’unico scrittore italiano a cui è dedicato un capitolo ne “Les romanciens et le catholicisme” di Claude Barthe. Accanto a scrittori del calibro di Joris Karl Huysmans, Marcel Proust, Joseph Malegue e Heinrich Böll.

E ancora. Etienne de Montety, direttore del “Figarò Litteraire”, ha definito” Il Cavallo Rosso”, il capolavoro di Corti, uno dei migliori romanzi europei degli ultimi 25 anni, mentre Jorge Ipas, direttore della “Gran Enciclopedia Rialp”, ha affermato: “Ho letto Mann, Hemingway, Camus, Lampedusa, Kafka, Musil e più della metà dei premi Nobel per la letteratura: Corti li supera tutti”.

Lunedì 29 novembre, alle ore 21, in Sala “Monsignor Gandini” (via XXIV Maggio), si parlerà della figura dello scrittore besanese e delle sue opere. Il convegno è stato promosso dal Comune e dal Centro Culturale Brianza per sostenere la candidatura di Corti al premio Nobel per la letteratura, lanciata lo scorso mese di marzo dall’Aciec (Associazione culturale Eugenio Corti), dall’Iseb (Istituto di studi economico sociali della Brianza), dalla Provincia di Monza e dai Confindustria di Monza e Brianza.

Il professore Andrea Sciffo, insegnante di Lettere e tutor nelle scuole FAES e collaboratore de “Il Timone”, “Avvenire” e “Studi cattolici e Fogli”, e Sergio Mandelli, presidente del “Comitato per l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura a Eugenio Corti”, parleranno di Eugenio Corti, della sua e delle sue opere, e leggeranno alcuni brani tratti da “Il cavallo rosso”.

Eugenio Corti è uno scrittore fuori da ogni gruppo o scuola, noto soprattutto per il romanzo “Il cavallo rosso”, pubblicato nel 1983, giunto alla 25a edizione italiana e tradotto in sette lingue. Tra le opere di Corti si ricordano anche “I più non ritornano” (1947), drammatico diario della ritirata di Russia alla quale l’autore ha partecipato come sottotenente d’artiglieria, il romanzo “Gli ultimi soldati del re” (1994), sulla guerra di liberazione dell’Italia, i racconti “La terra dell’Indio” (1998), “L’isola del paradiso” (2000) e “Catone l’antico“(2005), e la tragedia teatrale “Processo e morte di Stalin”, rappresentata per la prima volta nel 1962 a Roma. Ultimo libro in ordine di tempo è “Il medioevo e altri racconti” (2008).

Nella seduta di martedì 9 novembre, il Consiglio comunale [di Seregno] ha impegnato la Giunta a sostenere la proposta di assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura a Eugenio Corti. La mozione impegna il Sindaco è farsi promotore di iniziative per diffondere la conoscenza dello scrittore e delle sue opere.

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(24/11/2010 – Comune di Seregno)