Già mille adesioni per il Nobel a Corti
Un flusso costante ed ininterrotto. Le sottoscrizioni al documento programmatico redatto dal Comitato per l’assegnazione del premio Nobel ad Eugenio Corti stanno per raggiungere quota 1.000 e non accennano a fermarsi. Niente male per un’iniziativa che sta muovendo i primi passi. Il dato che più di tutti conferma il valore universale dell’opera dello scrittore besanese riguarda l’estrazione sociale e culturale di chi aderisce. Cosa hanno in comune tra loro un analista finanziario di Londra, una docente universitaria di Milano, un esperto di comunicazione di Palermo, un bancario di Cagliari, una pensionata di Fermo, un dirigente d’azienda di Roma, un docente di lettere di Torino, un insegnante di Napoli e un’anestesista italiana in USA? Risposta: la passione per i libri di Corti.
Tipologia sociale
Un primo dato interessante è l’adesione da parte di chi opera in ambiti tecnico scientifici. Si tratta di studenti e professionisti (tecnici e laureati) che lavorano in ambiti connessi all’ingegneria, all’informatica, alla matematica, alla fisica e alla medicina. Almeno un terzo delle adesioni ricevute ad oggi dal Comitato riguarda persone con una formazione di questo tipo. Subito dietro abbiamo professionisti che operano in ambito bancario o assicurativo. Si tratta di due dati interessanti, perché riguardano ambiti considerati spesso a torto lontani dalla letteratura. Altro aspetto: il numero di adesioni di imprenditori e casalinghe più o meno si equivalgono. È la conferma della capacità di Corti di comunicare il valore positivo del lavoro, qualunque esso sia.
Tipologia geografica
Da un punto di vista geografico, invece, per quanto riguarda l’Italia, le adesioni arrivano un po’ da tutte le regioni: dalla Lombardia, che per ora detiene il primato in quanto terra natale di Corti e dove è maggiormente conosciuto, dalla Liguria, dal Trentino Alto Adige, dal Veneto, dal Lazio (soprattutto da Roma), dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Puglia, dalla Campania, dalla Sicilia e dalla Sardegna. Per quanto riguarda l’estero, al momento il Comitato ha ricevuto adesioni dalla Gran Bretagna (soprattutto da Londra), dagli USA, dal Kenya, dal Belgio, dal Lussemburgo, dalla Spagna, dalla Svizzera e dal Brasile. Va ricordato che gli estimatori di Corti sono persone di tutte le età: giovani e giovanissimi, persone di mezza età e pensionati. Come pure che il numero di uomini e donne che aderiscono all’iniziativa è praticamente lo stesso.
Denominatore comune
Denominatore comune è il piacere di contribuire alla causa, valga per tutti il commento di un giovane professionista di Milano: “Aderisco convinto e con piacere alla proposta di assegnare il premio Nobel a Eugenio Corti per la sua infaticabile opera artistica culturale ed educativa delle ultime generazioni dalla seconda guerra mondiale ad oggi”.
(Francesco Righetti, Il Cittadino MB, 16/07/2010)
Come posso fare per sottoscrivere il documento per lìassegnazione del Premio?
L’affetto che la gente dimostra verso questo scrittore risponde alla intensità delle sue pagine. Leggendo il Cavallo Rosso è come se avessi fatto un pezzo del cammino descritto, un pezzo di guerra, la grandezza degli alpini …la grandezza di Don Carlo Gnocchi.
L’identità che l’opera di Corti rappresenta merita questo importante riconoscimento
con riconoscenza
Giacomo Guazzarini