Dalla quarta di copertina delle edizioni Ares:
Dopo l’epopea del Cavallo rosso, il romanzo tradotto in nove lingue (anche in giapponese) che ha fatto parlare di Eugenio Corti come del «Tolstoj italiano del Novecento», l’autore brianteo si era applicato ai «romanzi per immagini» La terra dell’indio e L’isola del Paradiso. Con Catone l’antico, Corti aveva fatto rivivere ai lettori un discrimine cruciale della storia romana, per tanti aspetti simile all’attualità che stiamo vivendo. Con questo nuovo libro, Corti può finalmente dedicarsi al periodo storico da lui più amato, il Medioevo, appunto, visto come paradigma realizzato della civiltà cristiana. E lo fa raccontando la storia della beata Angelina da Montegiove (1377-1435), lontana antenata della moglie dello scrittore e conterranea della più nota beata Angela da Foligno (1208-1309), premettendo un ampio excursus che valorizza il Medioevo nella storia dell’umanità. Il tono narrativo, saldamente ancorato alle fonti storiche, è lo stesso che Corti usa negli incontri con i numerosissimi studenti universitari che vanno a trovarlo nella sua casa in Brianza, che trovano «nell’aquila dei suoi 87 anni» (per parafrasare il poeta) uno straordinario testimone del Ventesimo secolo e un maestro per i tempi nuovi.
La seconda parte del volume racchiude una quindicina di testi brevi, scritti nell’arco di un quarantennio, che accanto agli indimenticabili ricordi di guerra, allineano interventi sulla contestazione del ‘68, istantanee di amici esemplari (don Carlo Gnocchi, in primis), un originalissimo ex-voto per san Michele Arcangelo e una suggestiva Apocalisse anno duemila.
Aleggia, in queste pagine, un’aura di commiato che noi, ammiratori di Eugenio Corti, accogliamo come simpatica civetteria, ma che respingiamo con affetto e risolutezza.
Per leggere le recensioni e gli articoli su quest’opera è possibile cliccare su questo link oppure scegliere dall’elenco seguente:
– Eugenio Corti racconta il Medioevo – di Chiara Sirianni (2008)
– C’è un Solzhenitsyn in Brianza che ha venduto 400.000 copie – di Francesco Borgonovo (2008)
– Il mio inferno rosso – di Roberto Persico (2009)
– Il Medioevo di Eugenio Corti – di Paola Scaglione (2009)
– Eugenio Corti e il suo Medioevo – di Elisabetta Modena (2009)
– L’amore di Eugenio Corti per il Medioevo – di Marco Settimini (2018)
Estratti dall’opera:
– Una ritirata d’uomini e di animali