Categoria: Scritti di Eugenio Corti

Il cavallo rosso

Scritti di Eugenio Corti – Morte del capitano Grandi

Addio dunque anche a te primo amore, addio per sempre, ciò che abbiamo sognato non sarà mai… Addio montagne, patria, reggimento, addio mamma e primo amore, cantavano gli alpini. Cantavano e piangevano gli alpini valorosi, e c’era nel loro canto paziente tutto lo struggimento della nostra umana impotenza; cantarono anche quando il capitano ormai non cantava più e li accompagnava solo con gli occhi; cessarono di cantare solo quando si resero conto che il capitano Grandi era morto.

Scritti di Eugenio Corti – Il vecchio prete

Nel locale le succedeva talvolta, appoggiandosi a un lungo bastone, un vecchissimo prete tutto pillacchere e sdruciture, al quale, con discrezione, i miei due amici facevano prontamente portare una gavetta di rancio. Ch’egli mangiava con straordinaria voracità conversando in pari tempo, per quanto poteva, con noi.

Scritti di Eugenio Corti – L’Antenato

Quella sera, al ritorno da Sarnano, trovai San Ginesio in grande allarme per la notizia che un battaglione di alpini tedeschi della Settantunesima divisione aveva ripassato il fiume Chienti, e stava marciando verso di noi.

Fortunatamente si trattò solo di un falso allarme.

Vicino al pianto c’è il riso: la vita… Il personaggio che domina nel mio ricordo quelle ore è l’Antenato, il quale si trovava col nostro gruppo dal giorno della partenza da Teramo.