Categoria: Io ritornerò

Le lettere di Corti dal fronte russo (1942-1943)

Egregiamente curato da Alessandro Rivali, che ha siglato una bella prefazione («Come Ulisse in terra straniera». Le lettere di Eugenio Corti dalla Russia), e da Silvia Stucchi che ha trascritto le lettere, il volume postumo di Eugenio Corti (1921-2014), «Io ritornerò ». Lettere dalla Russia 1942-1943 (Ares, Milano 2015), aggiunge un tassello di primaria importanza all’opera dello scrittore lombardo.

Eugenio Corti: “La mia vita ha un fine più alto”

“Non tentate, con quelle continue osservazioni, di tarparmi le ali”. E’ una lettera molto dura, ma sincera e profonda, quella che Eugenio Corti indirizzò al padre al ritorno della Russia in una licenza estiva prima di tornare al fronte. Un lungo inedito, risalente al luglio del 1943, che vede la luce solo ora, ritrovato tra le preziose carte (bozze e appunti di romanzi carteggi, tracce di conferenze che stanno venendo riordinate a casa Corti in vista della definitiva collocazione presso la Biblioteca Ambrosiana.

Intervista ad Alessandro Rivali sulle lettere di Eugenio Corti

Dopo la morte dello scrittore, nel febbraio 2014, nel suo archivio è stato ritrovato un fascio di lettere, legate con uno spago e catalogate dallo stesso Corti, che aveva inviato dal fronte orientale. Ora quelle lettere, con molte fotografie inedite dello stesso autore, sono state pubblicate dal suo editore “storico” (EUGENIO CORTI, Io ritornerò. Lettere dalla Russia 1942-1943, Ares, Milano 2015, pp. 248, isbn: 978-88-8155-652-6) e si manifestano per quello che sono: una sorta di “diario epistolare” dell’esperienza russa.
Mi incontro con Alessandro Rivali, curatore dell’opera e lui stesso scrittore e poeta che trae ispirazione dalla storia.