“Pubblicai per primo Il cavallo rosso”
Cesare Cavalleri, critico letterario, giornalista e direttore delle edizioni Ares è stato tra i primi ad avere tra le mani il manoscritto de “Il cavallo rosso”. E’ stato il solo che ha accettato subito...
Cesare Cavalleri, critico letterario, giornalista e direttore delle edizioni Ares è stato tra i primi ad avere tra le mani il manoscritto de “Il cavallo rosso”. E’ stato il solo che ha accettato subito...
Io credo che un giorno la storia darà ragione a Eugenio Corti e le pagine del suoi libri aumenteranno sempre più il piccolo gregge che lotta quotidianamente per eliminare tutto il fumo che è entrato non solo nel tempio di Dio ma anche tra gli uomini.
“Ho un debito di gratitudine verso Eugenio Corti, mi ha spiegato,come farebbe un nonno ,cosa sia stata la seconda guerra mondiale”. Così Andrea Sciffo, docente di Lettere al liceo Don Gnocchi di Carate, scrittore e giornalista racconta il suo rapporto con lo scrittore besanese.
Il Cavallo rosso di Eugenio Corti è giunto alla 25esima edizione. Per festeggiare l’evento la casa editrice Ares ha pubblicato un’edizione di lusso che ripropone in copertina la storica immagine, tratta da un’opera di Theodore Garicault, che apparve ai lettori nel maggio del 1983. E il 10 dicembre a Milano, a Palazzo Reale, ci sarà un convegno dedicato al grande scrittore lombardo.
Per intervistare Eugenio Corti non è stato necessario spingersi fino alla “sua” Brianza. L’incontro, infatti, avviene in uno splendido giorno d’estate nella tenuta dei Marsciano, il nobile casato umbro da cui discende la Signora Vanda, moglie del nostro scrittore. Siamo nella terra in cui affondano le radici cristiane d’Europa e d’Italia, avendo dato i natali – tra gli altri – ai Santi Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi.