Categoria: Il cavallo rosso

Il cavallo rosso

Scritti di Eugenio Corti – L’anima di Stefano

La sua anima abbandonò il corpo. Come quando bambino, nel cortile della Nomanella, poggiati per gioco mani e ventre su una stanga del carro Stefano spingeva le gambe in alto e la testa in giù per vedere il mondo capovolto, così ora intorno a lui si produsse un grande capovolgimento.

Nello stesso istante a Nomana – a tremila chilometri di distanza – un ticchettio su un vetro della camera da letto destò la mamm Lusìa, che lanciò un grido: << Stefano è morto! Oh, povera me, povera me, povera me. >>

Il cavallo rosso

Scritti di Eugenio Corti – Morte del capitano Grandi

Addio dunque anche a te primo amore, addio per sempre, ciò che abbiamo sognato non sarà mai… Addio montagne, patria, reggimento, addio mamma e primo amore, cantavano gli alpini. Cantavano e piangevano gli alpini valorosi, e c’era nel loro canto paziente tutto lo struggimento della nostra umana impotenza; cantarono anche quando il capitano ormai non cantava più e li accompagnava solo con gli occhi; cessarono di cantare solo quando si resero conto che il capitano Grandi era morto.

Eugenio Corti

Eugenio Corti, una miniera da scoprire

Ecco una sintesi di tutti i principali capolavori dello scrittore brianteo. Omero e Aristotele furono i grandi maestri. Corti partì per la Russia per toccare con mano il comunismo: «La ritirata? La summa delle esperienze della mia vita».