Categoria: Articoli su Eugenio Corti

Premio Eugenio Corti 2020

Il realismo cristiano di Eugenio Corti

Lo scorso 3 febbraio si è svolta presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano la cerimonia della terza edizione del Premio Internazionale Eugenio Corti: per la sezione riservata alle tesi di laurea sono stati proclamati vincitori ex aequo Dario Romano, autore della tesi «L’Antico e i moderni: tra i libri di Eugenio Corti per il suo Catone», e Claudia Sardo, autrice della tesi «“Rispettare in tutto e per tutto la verità”: il realismo cristiano nel Cavallo rosso di Eugenio Corti». Presentiamo di seguito un estratto del lavoro di Claudia Sardo (il sunto della ricerca di Dario Romano è stato invece pubblicato nel n. 700 di Studi cattolici). Nella foto: Eugenio Corti ritratto da Davide Coltro.

Eugenio Corti

Il mio inferno rosso

“Vengono a incontrare un testimone del Novecento. La domanda che prima o poi tutti mi fanno è: come ha fatto lei, che ha visto tutti gli orrori del Novecento, a non perdere la fede? Ma è proprio perché ho visto, ho toccato con mano le bestialità delle ideologie che pretendono di sbarazzarsi di Dio, rispondo sempre, che la mia fede si è confermata, rafforzata”.

Histoire d'Angelina et autres récits

C’è un Solzhenitsyn in Brianza che ha venduto 400.000 copie

Finora, nella modernità, ho scritto otto libri: sono un uomo della modernità, in particolare del Ventesimo secolo. E’ quello che sento più mio.
E’ vero, siamo nel Ventunesimo, ma ormai ho passato gli ottant’anni, questo non è più il mio tempo. Il Medioevo, tuttavia, è il periodo storico che ami di più. Occupandomi di esso ho cercato di prenderne in esami che potessero interessare la gente di questo nostro secolo. Ho aspettato molto prima di dedicarmi al Medioevo, mi sono molto documentato ho studiato e lavorato.

Eugenio e Vanda Corti

Tenuto per mano da Domineddio

Negli ultimi anni, con il volto scavato dalla vecchiaia in cui brillava la vivacità degli occhi azzurri, godeva dell’amicizia di tanta gente. Nella casa di Besana Brianza dov’era nato e a cui era legatissimo, riceveva gruppi di studenti e amici, passava serate a discutere del passato e del presente, insegnava e imparava, desideroso di giudicare i fatti e contento di potersi confrontare con i più giovani. Fino a scoprire che, a volte, il più giovane era proprio lui, quel signore con il pizzetto e il bastone che camminava adagio per essere sceso nel mistero del male tenuto per mano da Domineddio.

Eugenio Corti

L’amico che scriveva lettere bellissime

Nell’archivio di Casa Corti a Besana in Brianza sono conservati numerosi faldoni che raccolgono la fitta corrispondenza tra Eugenio e i suoi tanti lettori. In chiusura del quaderno cortiano, presentiamo il ricordo della prof.ssa Maria Gaspari, che dopo aver scoperto l’epopea del Cavallo rosso, iniziò un intenso carteggio con Corti, da cui scaturì, tra l’altro, il progetto di una riduzione scolastica della Storia di Manno. E’ una delle tante testimonianze giunte in redazione dopo la notizia della morte di Eugenio, lo scorso 4 febbraio.