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Eugenio Corti

Addio a Eugenio Corti tra cattolicesimo e romanzo epico

Nel 1983 esce presso una casa editrice d’impostazione cattolica, l’Ares, dopo una stesura più che decennale, Il cavallo rosso, grosso romanzo generazionale, che abbraccia trent’anni di storia e vita italiana, dal 1940 al 1978, ovvero dallo scoppio della guerra all’anno dell’assassinio di Moro. L’opera mescola avvenimenti inventati e fatti reali, proponendosi come una reincarnazione del romanzo storico ottocentesco; ne risulta qualcosa, come fu fatto notare dalla critica, soprattutto cattolica, d’intermedio fra i Promessi sposi del Manzoni e Guerra e pace di Tolstoj.

Non si trattava solo di un’indicazione tecnica, ma d’un giudizio di qualità, pronunciato pressoché all’unisono prima in Italia, quindi, soprattutto, all’estero. Fra tutti spicca il quotidiano Le Monde, che, in occasione della traduzione francese, saluta Il cavallo rosso come «un romanzo inclassificabile, che ci offre le chiavi per la nostra epoca».

Eugenio Corti

Corti entre terre et Ciel

A près de quatre‑vingts ans, l’écrivain est heureux du succès de ses livres. Mais pas pour lui‑même: il ne se prend pas pour une vedette. “Etre du côté de la Vérité, voilà ce qui compte”, répète-t‑il. Le tout premier exemplaire du Cheval rouge, c’est à Jean-Paul Il qu’il l’a offert, en 1983, alors que le pape était en visite pastorale dans la Brianza. ‑ Toute chose, dit‑il, est au service de Dieu.