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Eugenio Corti

Cent’anni di Corti. Eugenio, scrittore cristiano emarginato ma di successo

Riscoperta delle proprie radici, apertura al mondo. Oscillano tra microcosmo e macrocosmo le celebrazioni del centenario di Eugenio Corti, nato nella casa paterna di Besana in Brianza (Monza) al mattino del 21 gennaio 1921 (e dove è morto la sera del 4 febbraio 2014). Se infatti la sua città natale si appresta a valorizzarne l’opera – grazie alla collaborazione della moglie Vanda – con la creazione di un centro studi a lui dedicato, le Edizioni Ares, che hanno in catalogo l’intera produzione letteraria di Corti, hanno progettato iniziative non solo editoriali per l’intero anno del centenario per favorire la conoscenza di uno dei maggiori scrittori cattolici del Novecento italiano.

L'Ordine

Accadde un giorno in un villaggio

Oggi giorno di Pasqua – cioè del maggiore (e più sommamente consolante per noi) di tutti i miracoli di Cristo – ci intratterremo su un insieme di vicende forse miracolose (nel senso che potrebbero benissimo esserlo) accadute nel nostro tempo a Garabandal, un piccolo villaggio spagnolo ubicato 90 km. a sud-ovest di Santander.

Eugenio e Vanda Corti

Il futuro di uno scrittore di razza

Basterà il centenario per riaprire il “caso Corrti”? C’è da augurarselo, perché la vicenda dello scrittore di Besana Brianza ancora non è stata affrontata in tutta la sua complessità e rappresentatività. Per pregiudizio ideologico quando l’autore era in vita (emblematica, in questo senso, la perfetta coincidenza tra la nascita dell’anticomunista Corti e l’atto di fondazione del PCI), per disattenzione inerziale negli ultimi anni, vale a dire dal momento della sua morte, il 4 febbraio 2014, a oggi.