I più non ritornano (Mursia e Bur), il commovente diario di guerra che ha lanciato Eugenio Corti, il celebrato autore del Cavallo rosso (e, sempre per Ares, dell’Isola del Paradiso, di Processo e morte di Stalin, de La Terra dell Indio e, ora, di Catone l’antico) è da un paio d’anni un’opera ancor più legata alla Russia, dove si ambienta la vicenda narrata, che vede protagonisti i nostri soldati durante la terribile ritirata nella Seconda guerra mondiale. Da un paio d’anni, infatti, è stato tradotto e pubblicato in volume (settemila copie), e subito dopo interamente trasferito in internet, ovviamente in lingua russa. Possiamo dare solo adesso la notizia, perché è solo adesso che siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa editoriale, che in verità non ha rispettato rutti i crismi del bon ton.