Il Catone di Eugenio Corti non è da censurare

Un grande artista costituisce sempre, almeno un po’, uno scandalo anche per i suoi, per quelli che la pensano o dovrebbero pensarla come lui. Il motivo sta nella sua stessa originalità di artista, che lo rende un po’ diverso da quello che ci si aspetterebbe.

È il caso di Eugenio Corti, senza dubbio il maggior scrittore cattolico vivente. La sua originalità di pensiero, che diventa provocatoria anche senza volerlo, è capace di affascinare e irritare al tempo stesso. Come dimostra il suo ultimo romanzo, Catone l’antico (ed. Ares, pagg. 440, euro 18), dove le provocazioni si sommano.