Affermano Voegelin e Del Noce che “è emerso nelle nostre società moderne un fenomeno nuovo, il divieto di fare domande, come consapevole, deliberata, e sapientemente elaborata ostruzione della ratio; da non confondere con la semplice resistenza all’analisi, fenomeno di tutti i tempi” (1).
Senza dubbio tra le domande che oggi è più severamente vietato fare ci sono quelle relative a certe imprese compiute dai comunisti là dove hanno preso il potere. In particolare non si deve pretendere di sapere cos‘è oggettivamente accaduto in Russia durante la ‘dekulakizzazione’, o eliminazione dei contadini piccoli proprietari, categoria grosso modo corrispondente ai nostri ‘coltivatori diretti’.