Eugenio Corti, dalle lettere salta fuori il Cavallo
Percorse da una granitica fede cristiana, dalla convinzione di eseguire il proprio dovere di italiano e di uomo, fra l’entusiasmo della partenza, la “facile” avanzata iniziale e poi il faccia-a-faccia coi primi morti, fra carni congelate, uomini pietrificati dal ghiaccio e un e un montante senso di sfascio morale, le pagine che il giovane sottotenente invia a casa torneranno in forma narrativa – ecco l’importanza del carteggio fino a oggi inedito – nei suoi libri più importanti: prima I più non ritornano (romanzo sulla ritirata di Russia uscito nel ’47 e che piacque a Benedetto Croce e Mario Apollonio) e poi, appunto, Il cavallo rosso.